Adottato dal Consiglio EU il Regolamento sul Lavoro Forzato
Un nuovo tassello a completamento del mosaico europeo in materia di sostenibilità
19 Novembre 2024 – il Consiglio europeo ha adottato il testo del provvedimento – cosiddetto Regolamento sul lavoro forzato (Forced Labour Regulation – FLR) volto a proibire l’immissione sul mercato EU di prodotti realizzati utilizzando il lavoro forzato. Il testo proibirà l’immissione e la messa a disposizione sul mercato dell’Unione, o l’esportazione dal mercato dell’Unione, di qualsiasi «prodotto realizzato con lavoro forzato» inteso come “prodotto per il quale è stato utilizzato lavoro forzato in tutto o in parte in qualsiasi fase della sua estrazione, raccolta, produzione o fabbricazione, inclusa la lavorazione o trasformazione relativa a un prodotto in qualsiasi fase della sua catena di fornitura”. La nuova disciplina completerà quindi il panorama legislativo europeo sulla sostenibilità in ambito sociale, in affiancamento alle altre discipline attinenti alla sostenibilità ambientale e di governance, quali CSRD e CSDDD.
Il futuro provvedimento impegnerà inoltre la Commissione a definire un database di aree o prodotti a rischio di lavoro forzato per supportare le autorità degli Stati membri nel valutare le possibili violazioni della disciplina. Da valutazioni della Commissione, infatti, circa 27,6 milioni di persone nel mondo lavorano in condizioni di lavoro forzato, sia in ambiti del settore privato sia imposto dalle stesse autorità pubbliche. Le Autorità di vigilanza degli Stati membri dovranno inoltre condividere le informazioni con gli altri Stati membri laddove sospettino violazioni della normativa e condividere le informazioni con la Commissione in caso di presunto utilizzo di lavoro forzato in un paese terzo. La decisione finale, che potrà includere divieti di immissione, richiami e smaltimento di un prodotto realizzato tramite lavoro forzato, sarà presa dall’autorità che ha diretto l’indagine e si applicherà in tutti gli altri Stati membri in base al principio del mutuo riconoscimento.
A seguito dell’adozione del testo da parte del Parlamento, avvenuta ad Aprile 2024, l’adozione da parte del Consiglio rappresenta l’ultima fase della procedura decisionale, dopo essere stato firmato dalle Presidenze delle due istituzioni, il regolamento sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea ed entrerà in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione. Si applicherà 3 anni dopo la data di entrata in vigore .