Espansione della rete di ricarica per auto elettriche in Italia
Motus-E: I punti di ricarica pubblici italiani superano quota 60.000
Secondo i dati resi disponibili da Motus-E, la rete italiana di punti di ricarica pubblici continua a crescere, raggiungendo 60.339 unità al 30 settembre 2024, con un incremento di 13.111 punti negli ultimi 12 mesi e di 9.661 punti dall’inizio dell’anno (+3.347 nell’ultimo trimestre). Tuttavia, per un’ulteriore espansione, è necessaria una maggiore collaborazione tra istituzioni e industria, sfruttando appieno i fondi del PNRR.
La crescita della rete dimostra l’impegno degli operatori, ma il ritardo del parco circolante elettrico resta un problema. La rete di ricarica è un buon punto di partenza, ma servono incentivi per stimolare la domanda di veicoli elettrici, come annunciato dal MIMIT al Tavolo Automotive di agosto. Le difficoltà nell’utilizzo dei fondi PNRR potrebbero rallentare l’installazione di colonnine super veloci, soprattutto al Sud e nelle aree meno servite dal mercato.
Il 17,8% dei punti di ricarica è in attesa di connessione, un dato in lieve miglioramento ma che evidenzia ancora l’urgenza di snellire le procedure autorizzative e migliorare il coordinamento tra i diversi attori coinvolti. Al 30 settembre, i punti di ricarica sulle autostrade italiane sono 1.057, in aumento rispetto ai 851 di settembre 2023 e ai 310 di settembre 2022. L’86% è costituito da colonnine veloci in corrente continua. Il 64% supera i 150 kW di potenza. Il 42% delle aree di servizio autostradali è già dotato di infrastrutture di ricarica.
Distribuzione geografica:
• Lombardia: 11.687 punti (+3.593 negli ultimi 12 mesi)
• Lazio: 6.217 punti (+1.659)
• Piemonte: 6.035 punti (+1.322)
• Veneto: 5.690 punti (+1.126)
• Emilia-Romagna: 4.946 punti (+896)
Tra le province, Roma è al primo posto con 4.919 punti (+1.346), seguita da Milano (3.999 punti, +1.295), Napoli (2.879 punti, +236), Torino (2.751 punti, +659) e Brescia (1.764 punti, +518).
L’espansione della rete di ricarica rappresenta un progresso significativo, ma per sfruttare appieno il potenziale, è fondamentale affrontare i ritardi burocratici, aumentare la capillarità e sostenere la domanda di veicoli elettrici attraverso interventi mirati e coordinati.