Nuova Guida su Agevolazioni Fiscali Prima Casa
Presentata la Guida del Consiglio nazionale del Notariato e dalle Associazioni dei consumatori.
Il 27 novembre a Roma è stata presentata la diciannovesima guida curata dal Consiglio Nazionale del Notariato in collaborazione con le Associazioni dei consumatori, intitolata “Agevolazioni fiscali prima casa – Istruzioni per l’uso”. Il documento mira a fornire un aiuto concreto ai cittadini interessati all’acquisto della prima casa, un momento cruciale e spesso accompagnato da numerose incertezze. La guida spiega quali sono le agevolazioni fiscali previste, chi può richiederle e dopo quanti anni si può vendere una prima casa senza incorrere in sanzioni. L’obiettivo della guida è dissipare i dubbi legati a un investimento così significativo, grazie al valore aggiunto rappresentato dall’esperienza specifica dei notai.
Chi beneficia delle agevolazioni
L’83,2% degli italiani considera la proprietà della propria abitazione un elemento di sicurezza e stabilità. Per il 78,4%, la casa riflette la propria identità e personalità, mentre il 69,1% la vede come un investimento sicuro. Inoltre, il 50% dei proprietari afferma che non venderà mai la propria abitazione, desiderando tramandarla ai figli o ai nipoti (Rapporto Federproprietà-Censis). Secondo i Dati Statistici Notarili, nel 2023 quasi il 50% degli acquisti immobiliari riguardava prime case. La fascia di età maggiormente coinvolta è stata quella tra i 18 e i 35 anni, che ha rappresentato il 26% delle transazioni (in calo rispetto al 28% del 2022). Anche il credito d’imposta ha mostrato una diminuzione: se nel 2021 il 35% delle persone tra i 36 e i 45 anni aveva sostituito una prima casa con un’altra, nel 2023 questa percentuale è scesa al 31%.
I benefici fiscali
Quando si acquista da un’impresa di costruzione, l’IVA scende dal 10% al 4% del prezzo di acquisto, mentre l’imposta catastale e quella ipotecaria sono fissate a 200 euro ciascuna. Per gli acquisti da privati, invece, l’imposta di registro si riduce dal 9% al 2% del valore catastale dell’immobile, con imposte catastali e ipotecarie pari a 50 euro ciascuna. Le stesse condizioni si applicano anche alle pertinenze dell’abitazione, come box, cantine o posti auto, anche se acquistate separatamente.
Requisiti per accedere alle agevolazioni
L’accesso alle agevolazioni è vincolato al rispetto di specifici requisiti, spesso causa di dubbi per gli acquirenti.
Innanzitutto, l’immobile deve appartenere a una categoria catastale “non di lusso”; sono esclusi quelli classificati come A/1 (abitazioni signorili), A/8 (ville) e A/9 (castelli e palazzi di valore storico o artistico). Rientrano invece le categorie A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7 e le pertinenze C/2, C/6 e C/7 (come cantine, box e tettoie), agevolabili solo per una unità per categoria.
Anche l’acquirente deve soddisfare determinate condizioni: deve essere un privato residente (o che trasferirà la residenza entro 18 mesi) nel Comune in cui acquista la casa e non deve possedere, né in comunione con il coniuge, alcuna proprietà di altre abitazioni nello stesso Comune o su tutto il territorio nazionale che abbia beneficiato delle agevolazioni “prima casa”.
Infine, chi vende una prima casa acquistata con agevolazioni entro cinque anni deve riacquistare un’altra abitazione entro un anno per non perdere i benefici fiscali. In caso contrario, sarà necessario restituire la differenza d’imposta (7% per l’imposta di registro o 6% per l’IVA), oltre a una sanzione del 30% e agli interessi. La decadenza delle agevolazioni si verifica anche se non si trasferisce la residenza entro 18 mesi dall’acquisto.