Aggiornata la norma UNI 10200
L'UNI aggiorna la norma che stabilisce i criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione e acqua calda sanitaria
E’ stata recentemente aggiornato la norma UNI 10200 che stabilisce i criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale (riscaldamento), climatizzazione estiva (raffrescamento) ed acqua calda sanitaria (ACS) in edifici dotati di impianto centralizzato, provvisti o meno di dispositivi per la contabilizzazione (diretta o indiretta) dell’energia termica utile, distinguendo i consumi volontari delle singole unità immobiliari da tutti gli altri consumi.
Con riferimento ai soggetti preposti alla ripartizione delle spese di climatizzazione invernale, climatizzazione estiva ed acqua calda sanitaria, questa norma è indirizzata ai progettisti, ai gestori del servizio di contabilizzazione, ai manutentori e utilizzatori degli impianti di climatizzazione nonché agli amministratori condominiali
La ripartizione avviene in proporzione ai prelievi effettivamente registrati, allo scopo di incentivare la razionalizzazione dei consumi e il contenimento degli sprechi, pur salvaguardando il comfort abitativo, ed esplicitati i criteri di ripartizione della cosiddetta componente involontaria, dovuta alle dispersioni dell’impianto.
Gli impianti interessati sono i termici centralizzati di climatizzazione invernale, climatizzazione estiva ed acqua calda sanitaria (provvisti o meno di dispositivi di contabilizzazione, caratterizzati da generatori singoli o multipli, alimentati da uno o più vettori energetici ed asserviti ad uno o più servizi), la ventilazione centralizzata (dedicati alla sola movimentazione dell’aria, ad aria primaria o a tutt’aria) e gli impianti a servizio di una pluralità di edifici (provvisti o meno di contatori di fornitura in ingresso ai singoli fabbricati).
L e appendici della UNI 10200 segnalano una sintesi delle soluzioni impiantistiche e una linea guida per la progettazione dei sistemi di contabilizzazione assieme alle indicazioni sulla rendicontazione dei costi di climatizzazione invernale, estiva e acqua calda sanitaria. Lo scopo è sempre quello di favorire la trasparenza nei confronti dell’utilizzatore finale dei servizi considerati dalla norma.