analisi solarpower europe fotovoltaico ue da record ma mancano installatori qualificati

Analisi SolarPower Europe: fotovoltaico UE da record, ma mancano installatori qualificati

Il tasso di crescita del fotovoltaico in Europa e in Italia potrebbe essere maggiore e occorre concentrarsi sulla formazione.

Il mercato fotovoltaico nella Ue batterà un altro record di installazioni nel 2022, ma la capacità potrebbe crescere ad un ritmo più elevato se la carenza di installatori qualificati non frenasse il comparto. Il rapporto di SolarPower Europe, maggiore associazione europea di settore, stima in una fascia di 34-40 GW la nuova potenza installata nel 2022, con una crescita anche del 42% sul 2021.

Gli ostacoli amministrativi e logistici alla costruzione di un impianto fotovoltaico sono noti, ma un ulteriore collo di bottiglia è la mancanza di installatori e progettisti qualificati. Anche laddove le barriere amministrative sono superabili e i moduli fotovoltaici disponibili, molti cittadini europei riferiscono di ritardi fino a un anno per l’installazione di impianti sui tetti, e anche più lunghi se il fotovoltaico è abbinato a sistemi di accumulo o pompe di calore. Critici anche i tempi di connessione alla rete.

Nel 2021, il settore ha impiegato nell’UE quasi 466.000 dipendenti a tempo pieno (FTE – Full Time Equivalent), 108.000 in più rispetto al 2020, di cui il 44%, pari a 205.000 FTE, è stato impiegato direttamente nel settore fotovoltaico, mentre il restante 56%, pari a 261.000 FTE, è stato costituito da posti di lavoro indiretti, che comprendono l’occupazione nei settori dei materiali di processo e logistico. La maggior parte dei posti di lavoro forniti dall’industria fotovoltaica è legata alle installazioni. I posti di lavoro diretti e indiretti relativi alle installazioni sono stati 367.000 FTE, pari al 79% dei posti di lavoro totali nel 2021.

SolarPower Europe ha rilevato che il fotovoltaico è il settore a maggiore intensità di manodopera tra le tecnologie a basse emissioni di carbonio e dell’energia rinnovabile, in particolare il fotovoltaico su tetto, che crea 5-7 volte più posti di lavoro nel settore edile di qualsiasi altro nuovo tipo di impianto. I Paesi con il maggior numero di posti di lavoro nel fotovoltaico nel 2021 sono stati Polonia, Germania, Spagna e Paesi Bassi, che corrispondono ai principali mercati fotovoltaici dell’UE, con il solare su tetto in posizione dominante. L’Italia si posiziona al 7° posto nella classifica delle installazioni e dei posti di lavoro, dietro anche a Grecia e Francia.

Le previsioni di SolarPower Europe indicano un aumento costante dei posti di lavoro nel settore anche nel 2022, con una crescita annua stimata del 14% fino a circa 530.000 FTE nell’ambito del suo Scenario Medio, che prevede un’aggiunta di capacità di 34 GW. Ma se lo scenario più ottimistico di 40 GW dovesse materializzarsi, i posti di lavoro aumenterebbero del 30% a 606.000.

La modellizzazione di SolarPower Europe indica che il raggiungimento dell’obiettivo solare 2030 di 750 GW previsto dal pacchetto REPowerEU della Commissione europea comporterebbe la creazione di oltre 1 milione di posti di lavoro diretti e indiretti nel settore in quell’anno, più che raddoppiando l’occupazione del 2021.

A questo fine, il 1° dicembre 2022, SolarPower Europe lancerà una piattaforma occupazionale online #SolarWorks Jobs, per mettere in contatto chi cerca lavoro e promuovere la formazione nel settore.

Con lo stesso fine, anche l’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) ha operato un’analisi dei programmi di formazione e qualificazione esistenti, per fornire spunti utili ad aziende e organizzazioni interessate ad intraprendere la propria transizione energetica.