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Batterie: raggiunto l’accordo sul nuovo Regolamento europeo

In arrivo nuovi obblighi su sostenibilità, sicurezza e fine vita di pile e accumulatori

Lo scorso 9 Dicembre le istituzioni comunitarie hanno finalmente raggiunto, dopo lunghe e complesse trattative, l’intesa sul testo del nuovo Regolamento Batterie. La proposta legislativa, che abrogherà l’attuale Direttiva 2006/66, era stata presentata a Dicembre 2020 dalla Commissione europea e successivamente aveva iniziato il proprio iter di approvazione con l’esame congiunto da parte di Parlamento e Consiglio, secondo la cosiddetta procedura di trilogo. L’accordo tra le istituzioni consente quindi di procedere alla votazione formale prima del passaggio conclusivo, ovvero la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale UE, che verosimilmente dovrebbe avvenire per Maggio 2023. Il Relatore del provvedimento presso il Parlamento europeo ha dichiarato: “Per la prima volta, abbiamo una legislazione sull’economia circolare che copre l’intero ciclo di vita di un prodotto: questo approccio è positivo sia per l’ambiente che per l’economia. Abbiamo concordato misure di grande beneficio per i consumatori: le batterie saranno ben funzionanti, più sicure e più facili da rimuovere. Il nostro obiettivo generale è quello di costruire un’industria europea del riciclaggio più forte, in particolare per il litio, e rendere competitivo un settore industriale che sarà cruciale per la transizione energetica e l’autonomia strategica del nostro continente. Queste misure potrebbero diventare un punto di riferimento per l’intero mercato globale delle batterie“.

Le norme concordate riguarderanno l’intero ciclo di vita delle batterie, dalla progettazione allo smaltimento, e si applicheranno a tutti i tipi di batterie vendute nell’UE: batterie portatili, batterie per avviamento, illuminazione e accensione dei veicoli – SLI, batterie per mezzi di trasporto leggeri – LMT (scooter elettrici e biciclette), batterie per veicoli elettrici – EV e batterie industriali. Dal testo definitivo emergono infatti requisiti estremamente rigorosi per rendere le batterie più sostenibili, performanti e durevoli. Non a caso il Regolamento rappresenta il primo provvedimento europeo a rendere obbligatorie una dichiarazione ed un’etichetta sull’impronta di carbonio – Carbon Footprint – per le batterie EV, le batterie LMT e le batterie industriali ricaricabili con una capacità superiore a 2kWh. Per affrontare a 360 gradi tutti gli aspetti di sostenibilità si è peraltro reso obbligatorio lo sviluppo e l’attuazione di una due diligence policy, coerente con gli standard internazionali, con cui tutti gli operatori economici che immettono batterie sul mercato UE, ad eccezione delle PMI, dovranno dare evidenza delle strategie e misure attuate per affrontare i rischi sociali e ambientali legati all’approvvigionamento, trasformazione e commercializzazione delle materie prime presenti nelle batterie.

Tre anni e mezzo dopo l’entrata in vigore della normativa, le batterie portatili nelle apparecchiature dovranno essere progettate in modo che i consumatori possano rimuoverle e sostituirle facilmente in autonomia. È altresì previsto che, per informare meglio consumatori e utilizzatori, le batterie dovranno riportare etichette e QR code con informazioni relative alla loro capacità, prestazioni, durata, composizione chimica, nonché il simbolo della raccolta differenziata. In ottica di trasferimento delle informazioni, il vero elemento di novità è invece rappresentato dal “Battery Passport”, uno spazio digitale che dovrà contenere dati sia relativi al modello che specifici per la singola batteria, e che sarà obbligatorio per batterie LMT, batterie industriali con capacità superiore a 2 kWh e batterie EV.

In continuità con la Direttiva attuale il nuovo Regolamento manterrà gli obblighi di gestione a fine vita per i produttori di batterie, prevedendo però l’innalzamento degli obiettivi di raccolta per le batterie portatili, e introducendo al contempo l’obbligo di reimpiego nella fabbricazione di nuove batterie, entro livelli minimi, dei materiali ottenuti dal riciclo o originati dagli scarti produttivi (es. Cobalto, Piombo, Litio e Nichel).

Quanto disposto dal nuovo Regolamento Batterie, che costituisce un fondamentale tassello legislativo del Green Deal europeo e del piano d’azione per l’Economia Circolare, rappresenta però solo un anticipo di una serie di requisiti, come Carbon Footprint e Digital Product Passport, che la Commissione intende estendere a tutte le categorie di prodotti tramite la Proposta di Regolamento Prodotti Sostenibili – ESPR presentata lo scorso 31 Marzo 2022 e tuttora in discussione. Ogni settore industriale europeo dovrà quindi prepararsi ad affrontare e gestire questi cambiamenti che guardano a modelli produttivi sempre più sostenibili.