Batterie: riciclo verso il boom
Necessario triplicare la capacità globale di riciclaggio.
Secondo la stima di IHS Markit, l’industria del riciclaggio delle batterie sta per assistere ad una crescita sostanziale. Il numero di dispositivi che raggiungeranno il fine vita aumenterà di sette volte entro il 2030 e la domanda di nuove batterie crescerà del 580%. Per la società di consulenza, vedremo triplicare entro la capacità della filiera del riciclaggio delle batterie.
Già quest’anno, il volume degli accumulatori al termine del loro ciclo di vita utilizzabile registrerà un’impennata, con oltre 500.000 tonnellate (57 GWh) di batterie che raggiungeranno il fine vita. Questa cifra dovrebbe salire a 1,2 milioni di tonnellate (121 GWh) nel 2025 e raggiungere 3,5 milioni di tonnellate (350 GWh) nel 2030. Nel frattempo, la diffusione delle auto elettriche è destinata a spingere la domanda a nuovi livelli: da 250 GWh nel 2020, a oltre 1.700 GWh nel 2030 e quasi 5.000 GWh all’anno nel 2050.
I materiali riciclati costituiscono ad oggi una piccola parte della catena di approvvigionamento delle batterie ma secondo le indicazioni di IHS Markit, la crescente offerta di batterie alla fine del loro ciclo di vita e la crescente domanda consentiranno di raggiungere, nelle nuove batterie, fino al 15% (180 kt) di litio, 7,5% (450 kt) di nichel e 43% (930 kt) di cobalto da fonti riciclate. Questo richiederebbe pertanto di triplicare la capacità globale di riciclaggio delle batterie (da circa 1 milione di tonnellate l’anno a 3,5 milioni di tonnellate).
I materiali riciclati hanno il potenziale per essere più economici, oltre a creare forniture in regioni che non dispongono di risorse naturali. In particolare, le batterie riciclate consentiranno una dipendenza ridotta dal cobalto estratto, al momento proveniente in gran parte dal Congo. Anche la ricerca della sostenibilità della filiera avrà un peso determinante.