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Cadmio e illuminazione: il Parlamento vota una risoluzione per una revisione dell’esenzione.

ll 20 maggio 2015 il Parlamento in seduta plenaria ha votato una risoluzione con la quale ha chiesto alla Commissione di adottare un nuovo atto delegato che non rinnovi l’esenzione del cadmio per i sistemi di illuminazione.

La Direttiva delegata in questione, adottata dalla Commissione il 30 gennaio 2015 ha modificato, adattandolo al progresso tecnico, l’allegato III della direttiva 2011/65/UE del Parlamento europeo e del Consiglio (Dir. RoHS) per quanto riguarda l’esenzione relativa al cadmio nelle applicazioni di illuminazione generale e di illuminazione dei sistemi di visualizzazione.

L’atto delegato della Commissione proroga sino al 30 giugno 2017 l’esenzione 39, che diventa esenzione 39 a), e introduce una nuova e più specifica esenzione, la 39 b) per il cadmio nei punti quantici (nanocristalli semiconduttori) destinati all’utilizzo nelle applicazioni di illuminazione dei sistemi di visualizzazione.

Secondo la maggioranza degli eurodeputati,  tuttavia, la direttiva delegata della Commissione non rispetta le condizioni di cui all’articolo 5, paragrafo 1, lettera a), della direttiva 2011/65/UE per entrambe le esenzioni che essa inserisce nei punti 39 a) e 39 b) dell’allegato III della direttiva 2011/65/UE.

Il Parlamento ritiene in particolare che la motivazione addotta per l’esenzione di cui al punto 39 b) sia fondata su una situazione obsoleta per quanto concerne la concreta possibilità di sostituire il cadmio nei punti quantici.

Con la risoluzione, il Parlamento chiede alla Commissione di procedere rapidamente ad una nuova valutazione dell’esenzione esistente al punto 39 dell’allegato III della direttiva 2011/65/UE, e sulla base di questa valutazione presentare un nuovo atto delegato  che rispetti le condizioni di cui all’articolo 5, paragrafo 1, lettera a).

Nelle more, a norma dell’articolo 5, paragrafo 5, della direttiva RoHS, l’esenzione in vigore resta valida e il rifiuto della direttiva delegata da parte del Parlamento non comporta quindi il divieto di utilizzo di punti quantici contenenti cadmio ma avvia soltanto una nuova valutazione da parte della Commissione.