osservatorio europa

Conferenza di RIGA sull’Unione Energetica.

Il 6 febbraio si è tenuta a Riga la Conferenza “Energy Union of the EU Energy Ministers", dove sono intervenuti, tra gli altri, i Ministri dell’Energia dell’UE, il Vice Presidente dell’Unione energetica, M. Sefcovic e il Commissario per l’azione per il clima e l’energia, M.A. Canete.

Lo scopo della Conferenza è stato quello di orientare il dibattito sulla futura Unione energetica, attraverso la raccolta dei vari punti di vista delle parti interessate su un documento preparato appositamente dalla Commissione, e fatto circolato nei giorni scorsi in vista della Conferenza, prima dell’approvazione finale del Quadro Strategico sull’Unione energetica, prevista per il 25 febbraio 2015.

Nel suo discorso di apertura, Sefcovic ha ricordato come il completamento del mercato interno dell’energia, l’ammodernamento della rete, il maggiore sviluppo delle energie rinnovabili,  e delle altre fonti energetiche nazionali e lo sviluppo di energia più efficiente siano fondamentali per la sicurezza energetica.

Il Vicepresidente M. Šefčovič è poi passato ad illustrare nel dettaglio la Strategia per l’Unione energetica, soffermando sui cosiddetti 5 pilastri dell’Unione dell’Energia, interdipendenti l’uno dall’altro:

  • il primo pilastro è la “sicurezza di approvvigionamento basato sulla solidarietà e sulla fiducia”;
  • il secondo è “un mercato interno dell’energia competitivo e integrato”;
  • il terzo è “moderazione della domanda di energia”;
  • il quarto include “la decarbonizzazione del mix energetico”, per centrare l’obiettivo di riduzione delle emissioni di carbonio del 40% entro il 2030, e infine,
  • il quinto pilastro è “la ricerca e l’innovazione”.

Per quanto riguarda, poi, il primo pilastro, secondo la Commissione, la sicurezza energetica sarà garantita da una maggiore diversificazione del portafoglio dei fornitori di energia, attraverso il rafforzamento del sistema energetico regionale, la creazione di partenariati energetici strategici con i Paesi produttori e con quelli di passaggio, il rafforzamento della Comunità dell’energia e il rafforzamento del ruolo dell’Unione europea e dei suoi Stati Membri  sui mercati energetici globali.

Per quanto riguarda il secondo pilastro, la Commissione ritiene fondamentale, al di là della piena applicazione delle regole esistenti nel settore energetico e nella concorrenza, la modifica del consumo di energia  in base a indicatori più trasparenti e che indicano il reale prezzo dell’energia, con un migliore controllo sul consumo di energia da parte dei consumatori, attraverso l’internalizzazione dei costi esterni (cioè l’ambiente e la salute).

Quanto al terzo pilastro, la Commissione ritiene che tutti i settori economici devono adottare  misure per ridurre il consumo di energia, in particolare nel settore dei trasporti e degli edifici, e a livello nazionale, vanno incentivate le città intelligenti.

In merito al quarto pilastro, la Commissione sottolinea come un sistema a basse emissione di carbonio sarà possibile solo attraverso un maggiore sviluppo di energie rinnovabili, anche nel settore dei trasporti. In questo ambito, sarà necessaria una graduale trasformazione dell’intero sistema dei  trasporti verso un sistema elettrico.

Il quinto e ultimo pilastro, quello della ricerca e dell’innovazione, secondo la Commissione, richiede una strategia politica perché l’Europa resti leader nel settore delle tecnologie innovative e possa commercializzarle anche verso i Paesi terzi.

Sempre in merito alla Strategia europea per l’Unione energetica, è poi intervenuto il Commissario per l’Energia, M.A. Canete evidenziando azioni concrete che l’UE dovrebbe intraprendere per raggiungere la piena attuazione dell’Unione per l’energia.

Il Commissario per il clima e l’energia ha sottolineato come la Turchia, in quest’ottica, rivesta un ruolo di vitale importanza nei piani europei per l’approvvigionamento sicuro, insieme all’Ucraina, in ragione del fatto che il progetto del Corridoio meridionale del gas (Southern Gas Corridor) aiuterà a ridurre la dipendenza dell’UE dalla Russia, tramite il TANAP prima e, dal 2019-2020, attraverso il TAP.

Canete ha sottolineato, inoltre, la necessità del rafforzamento delle relazioni con la Norvegia che vende 100 miliardi di metri cubi di gas all’Unione europea ogni anno, aggiungendo anche come sia altrettanto prioritario per l’UE costruire una strategia per il gas naturale liquefatto (LNG).

Infine, il Commissario ha dichiarato che presenterà entro il 2015 un nuovo “Pacchetto sulle Energie Rinnovabili” e proporrà la revisione delle Direttive sull’Eco-design, sull’efficienza energetica, sull’etichettatura energetica, e sulla perfomance energetica degli edifici.

Per le modalità di attuazione dei pilastri sui quali si basa l’Unione energetica, si dovrà attendere la Comunicazione ufficiale della Commissione il 25 Febbraio 2015.