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Cosa cambia a livello di normativa europea per l’etichettatura energetica e la progettazione ecocompatibile dei prodotti per il riscaldamento domestico

Dal 26 settembre 2015 la nuova etichetta energetica (Dir. 2010/30/UE) indicherà il livello di efficienza energetica dei prodotti, aumentata grazie alle misure di progettazione ecocompatibile (Dir. 2009/125/EC)

Per quanto riguarda l’efficienza energetica dei prodotti per il riscaldamento, sono interessati i seguenti prodotti:

  • caldaie
  • pompe di calore
  • scaldabagni

Va segnalato che la nuova etichetta energetica si applica ai nuovi prodotti, e non quelli già presenti sul mercato.

Le nuove norme prevedono dei vantaggi per le diverse categorie di soggetti coinvolti:

  • per i consumatori la possibilità di scegliere prodotti più efficienti sul mercato e un risparmio in bolletta fino a 275 € all’anno con l’utilizzo di nuove caldaie rispetto ai vecchi modelli;
  • per l’industria la riduzione dei costi e l’aumento della competitività attraverso norme uniformi a livello europeo, evitando i costi di conformità con potenzialmente 28 diverse serie di requisiti nazionali. Inoltre, queste misure proteggono l’industria europea dalla concorrenza di bassa qualità e a basso costo dei prodotti importati;
  • per l’ambiente e la sicurezza energetica, a partire dal 2020, la riduzione di una quantità significativa del consumo di energia (pari al consumo annuo di Portogallo e Austria), e la riduzione della emissioni di CO2 ed infine
  • la diminuzione del fabbisogno energetico dell’UE (potenziale taglio di 418 milioni di barili di carburante importato ogni anno).

Si stima che il mix delle misure in materia di etichettatura energetica dei prodotti e di progettazione ecocompatibile consentirà il risparmio di una notevole quantità di energia equivalente al consumo di corrente di energia primaria annuo dell’Italia a partire dal 2020.

Per quanto riguarda la Direttiva sull’efficienza energetica dei prodotti, si sottolinea che la Commissione europea ne ha proposto la sostituzione con un Regolamento, in esame attualmente al Consiglio dell’UE e al Parlamento europeo, in Commissione ITRE.

Per maggiori approfondimenti è possibile consultare la pagina della DG Energy dedicata all’argomento.