Ecobonus: nel 2019 le famiglie italiane hanno effettuato oltre 395 mila interventi di efficienza energetica
ENEA presenta i dati più significativi della misura fiscale inaugurata nel 2007, che consente un risparmio di 17.700 GWh/anno.
In data 14 ottobre ENEA ha presentato “9° Rapporto annuale sull’efficienza energetica” e l’“11° Rapporto annuale sulle detrazioni fiscali per interventi di risparmio energetico e utilizzo di fonti di energia rinnovabili negli edifici esistenti”. I dati principali emersi dagli studi sono gli oltre 42 miliardi di investimenti per interventi di riqualificazione energetica, di cui 3,5 miliardi solo nel 2019, con un risparmio complessivo di circa 17.700 GWh/anno. Queste i risultati più importanti raggiunti in 13 anni di Ecobonus. Grazie alle detrazioni fiscali, nel 2019 sono stati risparmiati 250 milioni di euro sulla bolletta energetica nazionale e si è registrata una riduzione delle emissioni di CO2 di oltre 2,9 milioni di tonnellate.
I due rapporti evidenziano risultati molto positivi nel 2019 anche per il conto termico, destinato principalmente a iniziative per l’efficienza e per le rinnovabili nella Pubblica Amministrazione, che ha registrato un balzo del 68% rispetto al periodo 2013-2018, con 114 mila richieste totali e un incremento del 29% rispetto al 2018 delle incentivazioni ottenute, con un totale pari a 433 milioni di euro. I certificati bianchi, per l’incentivazione dell’efficienza nelle imprese, hanno invece consentito di risparmiare oltre 3,1 Mtep/anno dal 2011.
Al 2019 l’obiettivo di risparmio energetico, indicato dal Piano d’Azione Nazionale per l’Efficienza Energetica e dalla Strategia Energetica Nazionale, è stato raggiunto in una percentuale pari al 77,2%. Il settore residenziale ha già superato il target indicato, l’industria è oltre la metà del percorso (61,9%), i trasporti hanno superato la metà dell’obiettivo (50,4%), mentre il terziario, compresa la Pubblica Amministrazione, si attesta a meno di un terzo dal target (29,4%).
Dai dati sull’Ecobonus 2019, emerge che le famiglie italiane hanno effettuato oltre 395 mila interventi di efficienza energetica, prevalentemente per sostituire i serramenti (1,3 miliardi di spesa), installare caldaie a condensazione e pompe di calore per il riscaldamento invernale (circa 1 miliardo di euro), coibentare solai e pareti (oltre 650 milioni), riqualificare globalmente gli immobili (231 milioni) e installare schermature solari (133 milioni). Nel 2019, attraverso il bonus casa (detrazione al 50%) sono stati effettuati circa 600 mila interventi con un risparmio complessivo che supera gli 840 GWh/anno. Numeri importanti se si tiene conto che in Europa il patrimonio edilizio è responsabile di circa il 40% dei consumi complessivi di energia e del 36% delle emissioni di gas serra.
I dati presentati da ENEA riflettono il grado d’innovazione tecnologica degli ultimi anni, con edifici che tendono a consumare circa la metà dell’energia necessaria agli immobili della fine degli anni ’90 ma secondo le proiezioni al 2050, il 75% degli edifici sarà ancora scarsamente efficiente. Per raggiungere gli obiettivi di neutralità delle emissioni in Europa, il tasso di rinnovo annuale del patrimonio edilizio dovrà raddoppiare rispetto all’attuale.