Emissioni CO2: raggiunta oltre la metà dell’obiettivo UE 2030 grazie agli incentivi
Occorrono ulteriori investimenti per 83,4 miliardi di euro per arrivare al taglio del 16% di emissioni richiesto dall’UE
Nomisma ha rilasciato i dati dello studio “Direttiva EPBD, un’opportunità di rilancio per il Sistema Paese”,
che ha esaminato il processo di efficientamento energetico del patrimonio residenziale italiano, responsabile del 25% dei consumi energetici totali del Paese.
Secondo i dati dello studio, aggiornati a maggio 2024, il 54% delle abitazioni italiane appartiene alle classi energetiche con le performance peggiori (classi F e G). In particolare, nella zona climatica D, la percentuale di abitazioni con le prestazioni peggiori raggiunge il 65%, incidendo sui consumi energetici del settore residenziale.
Oltre metà dell’obiettivo fissato dalla Direttiva Case Green dell’Unione Europea per il settore residenziale (16%) è già stato conseguito grazie agli interventi di riqualificazione energetica favoriti dagli incentivi fiscali messi in atto dal 2020 al 2023 (Superbonus 110%, Ecobonus, Bonus Casa, Bonus Facciate). Tali interventi hanno consentito di raggiungere l’8,9% di risparmio energetico; rimane pertanto da conseguire un ulteriore risparmio del 7,1% dei consumi energetici entro il 2030.
Secondo Nomisma, con un investimento pari a 83,4 miliardi di euro in interventi di riqualificazione, sia completi sia di sola sostituzione di impianti, si potrebbe raggiungere l’obiettivo UE in 5 anni intervenendo su circa il 10% degli edifici residenziali. La spesa media stimata per unità immobiliare ammonterebbe a 24.846 euro, variando da 15.000 euro per un’abitazione in un grande condominio a 42 mila euro per un edificio unifamiliare.
Gli interventi necessari per raggiungere gli obiettivi della Direttiva permetteranno di ridurre le emissioni atmosferiche di 3,2 milioni di tonnellate di CO2, pari al 7% delle emissioni di CO2 dell’intero settore residenziale. Si stima inoltre un risparmio medio del 36% in termini di bolletta energetica per unità immobiliare, con risparmi che variano da 390 euro l’anno per le case situate nelle zone climatiche più calde fino a 1.241 euro l’anno per le abitazioni nelle zone più fredde d’Italia.
Riqualificare la propria abitazione costituisce un valido metodo per far fronte alla svalutazione che investe gli edifici che non garantiscono le prestazioni energetiche sempre più spesso richieste.