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Esteso agli appalti pubblici europei il sistema d’informazione del mercato interno europeo (IMI).

La Commissione europea ha esteso il sistema online di informazione del mercato interno (IMI) al settore degli appalti pubblici europei, per favorire lo scambio e il controllo delle informazioni e della documentazione fornite dalle società provenienti dagli altri Paesi europei da parte delle autorità pubbliche.

Il sistema d’informazione del mercato interno (IMI) è uno strumento che permette alle autorità nazionali, regionali e locali di comunicare rapidamente e facilmente con le corrispondenti autorità degli altri paesi dell’UE, nonché dell’Islanda, del Liechtenstein e della Norvegia.

In particolare, l’IMI aiuta a chiarire eventuali dubbi di chi esamina un’offerta proveniente da un altro Paese europeo. Contribuisce, inoltre, a superare gli ostacoli alla comunicazione, avvalendosi di moduli, domande e risposte standard (predefinite e pretradotte), disponibili in tutte le lingue ufficiali dell’UE. Per i casi più complessi le autorità potranno comunicare ulteriori particolari in un testo libero che verrà poi tradotto dai punti di coordinamento nazionali.

L’IMI è composto di più moduli che possono essere utilizzati in modo indipendente, tra cui:

  • un repertorio delle autorità competenti registrate nell’IMI e responsabili dello scambio di informazioni nel contesto di una specifica legislazione sul mercato interno;
  • una procedura per richiedere informazioni a un’altra autorità competente;
  • una procedura per inviare, ricevere e diffondere notifiche e allerte e
  • archivi di informazioni, vale a dire banche dati contenenti informazioni relative ai diversi settori, che offrono uno strumento centralizzato per condividere informazioni.

Una volta registrate nel sistema e in base alle modalità organizzative dei punti  di coordinamento nazionali dell’IMI, le amministrazioni avranno la possibilità di:

  • accertare l’autenticità di un documento o certificato fornito da un offerente;
  • controllare se una società risponde alle necessarie specifiche tecniche (norme nazionali, etichettatura, valutazioni della conformità, ecc.) o è in grado di eseguire l’appalto in questione;
  • verificare che per una ditta appaltatrice, un fornitore o un prestatore di servizi non sussistano motivi di esclusione (condanna per frode, ecc.) e
  • confermare la correttezza delle informazioni contenute in una autocertificazione europea standardizzata presentata da un offerente.

E’ possibile avere formazione e assistenza  presso i punti di coordinamento nazionali IMI.

Per maggiori informazioni è possibile consultare la pagina della Commissione europea dedicata agli appalti pubblici nell’IMI.