I dati ENEA sul miglioramento energetico grazie alle agevolazioni
La maggior parte degli immobili oggetto di intervento è rappresentata dagli edifici unifamiliari (52%), seguiti dalle unità funzionalmente indipendenti e a seguire dagli edifici condominiali. In termini di investimenti conclusi entro il 31/12/2023, il ruolo più significativo è costituito dagli edifici condominiali con un’incidenza del 60%, seguiti dagli edifici unifamiliari e dalle unità funzionalmente indipendenti.
ENEA ha pubblicato il Rapporto Annuale sulle Detrazioni Fiscali 2024, che illustra i risultati degli interventi di miglioramento energetico degli edifici esistenti grazie a Ecobonus, Bonus Facciate, Bonus Casa, Bonus Elettrodomestici e SuperEcobonus.
In relazione al SuperEcobonus, per quanto riguarda i dati raccolti su scala nazionale, in termini di edifici oggetto di intervento e di investimenti secondo le asseverazioni trasmesse al Portale SuperEcobonus 110%, rispettivamente al 30/12/2022 e al 31/12/2023, si nota come ad un incremento di circa il 30% degli edifici oggetto di intervento sia corrisposto un aumento di circa 2/3 negli investimenti ammessi a detrazione. Gli edifici unifamiliari costituiscono la tipologia più numerosa fra gli immobili che beneficiano della misura, incidendo per il 58% nei dati cumulati al 2022 e per il 52% in quelli raccolti sino alla fine del 2023. Seguono le unità indipendenti e gli edifici di più unità immobiliari. In termini di investimenti ammessi a detrazione per i lavori realizzati, il ruolo più significativo è svolto dagli edifici condominiali, che passano dal 43% di fine 2022 al 60% di fine 2023, seguiti dagli edifici unifamiliari e delle unità funzionalmente indipendenti.
Il numero di edifici riportanti una data di fine lavori entro il 31/12/2023 su scala nazionale è pari a 446.083, cui è corrisposto un investimento ammesso a detrazione per i lavori realizzati di 94.341.114.283,38 €, determinando così un investimento attivato di 95.609.666.308,90 € e una detrazione complessiva pari a 103.284.686.281,85 €. La Regione con il più elevato numero di edifici oggetto di intervento è la Lombardia, seguita dal Veneto e dall’Emilia Romagna.