Il Governo approva il nuovo Decreto-Legge Sisma
Introdotti interventi per l’accelerazione delle ricostruzioni nei territori colpiti da eventi sismici.
In data 22 ottobre, il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto-legge che introduce interventi per l’accelerazione delle ricostruzioni nei territori colpiti da eventi sismici. Il testo dispone la proroga fino al 31 dicembre 2020 dello stato d’emergenza dichiarato dopo il sisma che ha colpito i territori delle regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo.
Il nuovo decreto legge Sisma è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.250 del 24 ottobre: decreto legge 24 ottobre 2019, n. 123 recante “Disposizioni urgenti per l’accelerazione e il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti da eventi sismici”. Vigente al 25 ottobre 2019, in attesa della sua conversione in legge da parte delle due Camere, il DL si compone di 10 articoli.
Accogliendo le richieste dei territori interessati, il decreto prevede:
- la riduzione del 60% degli importi da restituire in relazione alla c.d. “busta paga pesante”, ovvero il taglio degli oneri fiscali, previdenziali e assistenziali che erano stati sospesi dall’agosto del 2016 a tutto il 2017 e che non dovranno più essere restituiti in misura integrale ma limitata al 40%;
- una procedura accelerata per l’avvio dei lavori di ricostruzione privata, basata sulla certificazione redatta dai professionisti. Il controllo non verrà realizzato più a monte sul 100% dei richiedenti ma solo a campione sul 20%. Confermati i controlli a campione a valle;
- misure per agevolare l’approvazione dei progetti per la ricostruzione, regolando le modalità e le procedure per la copertura delle anticipazioni ai tecnici e ai professionisti del 50% dei loro onorari alla presentazione del progetto, con la previsione che per tali anticipazioni non possa essere richiesta alcuna garanzia;
- per la ricostruzione degli edifici pubblici, l’attribuzione della priorità agli edifici scolastici che, se siti nel centro storico, dovranno essere ricostruiti nel luogo nel quale si trovavano, salvo impedimenti oggettivi; in ogni caso, la destinazione d’uso dell’area in cui sorgevano non potrà essere modificata;
- per favorire lo smaltimento delle macerie, l’obbligo di aggiornamento da parte delle Regioni del piano per la gestione delle macerie e dei rifiuti, da effettuarsi entro il 31 dicembre 2019, al fine di individuare nuovi siti di stoccaggio temporaneo; in caso di inadempienza, l’aggiornamento sarà realizzato dal Commissario straordinario.
Sono inoltre previste misure anti-spopolamento volte a incentivare gli imprenditori a non abbandonare i territori e interventi finanziari a favore delle imprese agricole locali.