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La futura strategia commerciale dell’UE presentata in Parlamento.

Il 13 luglio 2015, il Commissario UE per il commercio, C, Malmstrom ha illustrato in Commissione parlamentare INTA la futura strategia commerciale che sarà ufficialmente presentata in ottobre.

Secondo l’esecutivo, la politica commerciale deve ispirarsi ai valori democratici, alla trasparenza e alla responsabilità, per portare benefici all’economia in generale, ai consumatori, alle imprese e alle PMI.

Per quanto riguarda la trasparenza si prevede un maggiore dialogo e una più intensa consultazione con il Parlamento europeo, i parlamenti nazionali e la società civile.

Il nuovo contesto della politica commerciale avrà tre caratteristiche:

  1. la centralità del commercio come motore per la crescita, l’occupazione e la creazione di nuove opportunità economiche. Sarà fondamentale incentivare le esportazioni verso i Paesi in crescita come la Corea, ma anche curare le importazioni di materie prime grazie alle quali è poi possibile esportare prodotti finiti (si prenda il caso del trasformatori che utilizzano il lamierino magnetico a grani orientati importato da Cina, Corea, Russia e US) e favorire lo scambio di servizi;
  2. l’eliminazione delle barriere nei Paesi al di fuori dell’UE per i servizi e gli investimenti, attraverso lo sfruttamento del digitale. Le competenze e l’innovazione saranno anche uno strumento fondamentale per sostenere la competitività europea e
  3. un nuovo contesto  politico, basato su una maggiore trasparenza degli accordi commerciali dell’UE con i suoi partner, come è stato fatto con il TTIP, e su uno sviluppo commerciale sostenibile.

Queste caratteristiche saranno esplicitate nella Comunicazione della Commissione del prossimo ottobre, nella quale il Commissario per il commercio (i) proporrà una profonda riforma del sistema attuale, tra cui la creazione di un Tribunale internazionale per gli investimenti, (ii) annuncerà il rafforzamento delle disposizioni in materia di appalti pubblici e delle disposizioni dedicate contro la corruzione e (iii) promuoverà strategie di supply chain responsabili per sviluppare il commercio equo e solidale.

Per quanto riguarda le relazioni con i partner commerciali, l’Unione europea dovrà favorire il sistema di accordi multilaterali e non bilaterali. Questo perché il multilateralismo è un valore sancito dal Trattato di Lisbona del 2009. Le regole del commercio che si applicano in 161 paesi dell’OMC sono molto più facili da usare rispetto ad una rete di diversi accordi bilaterali.

In futuro si potrà aderire ad accordi di libero scambio esistenti dell’UE tra cui il TTIP.  Le aree commerciali di interesse, attualmente, sono l’Asia, la Cina e poi l’Australia e la Nuova Zelanda, ma anche l’Africa è di vitale importanza e l’America latina, il Messico ed il Cile ed ancora il Marocco e la Tunisia.

Per maggiori informazioni è possibile consultare lo speech integrale del Commissario