Lo Studio di Fattibilità, un nuovo strumento di supporto all’internazionalizzazione delle imprese: la proposta delle Associazioni della filiera infrastrutture
Il 19-Settembre-2022La proposta del nuovo strumento di supporto all’internazionalizzazione delle imprese della filiera infrastrutture ha visto un immediato inserimento tra le linee strategiche della Cabina di Regia per l’Internazionalizzazione
Le Associazioni ANIE, ANCE e OICE, sotto il coordinamento del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ed ICE-Agenzia, con il contributo di CDP e il supporto di Ferrovie dello Stato Italiane, quale capofila della filiera industriale ferroviaria italiana, da tempo hanno avviato attività sinergiche per promuovere l’internazionalizzazione delle imprese della filiera delle infrastrutture.
Negli anni le imprese attive nella filiera hanno evidenziato una sostenuta crescita sui mercati esteri, testimoniata da un’incidenza delle esportazioni sul fatturato totale strutturalmente superiore al 50 per cento, beneficiando anche delle eccellenze riconosciute all’industria italiana nei lavori realizzati nel nostro Paese e fuori dal territorio nazionale. Negli ultimi dieci anni il fatturato estero è raddoppiato, intercettando una domanda globale in espansione e attesa in progressiva crescita anche nel prossimo futuro.
Le infrastrutture svolgono un ruolo centrale come motore di sviluppo e di sostegno alla competitività di un Paese. Dopo la battuta d’arresto del 2020 per effetto dell’emergenza sanitaria, nel prossimo decennio lo scenario internazionale vedrà nelle attese un significativo riavvio degli investimenti infrastrutturali anche in risposta alle nuove sfide di transizione economica, sociale e ambientale.
In questo quadro di rinnovata progettualità, il Gruppo di Lavoro ha messo a punto una proposta per implementare un nuovo strumento di supporto all’internazionalizzazione delle imprese: lo studio di fattibilità. Collocato a monte di progetti in ambito infrastrutturale e tecnologico, quale strumento utile a favorire la maggiore penetrazione delle imprese italiane nei Paesi in via di sviluppo/emergenti aventi interesse strategico per il Sistema Italia, lo strumento dello studio di fattibilità – già impiegato con successo da diversi anni in altri Paesi europei – viene offerto dallo Stato ai Paesi target al fine di valorizzare tecnologie e forniture nazionali, consentendo di fatto di esportare l’eccellenza dell’intera filiera produttiva.
Importante aspetto della progettualità in oggetto vede lo studio di fattibilità beneficiare di un finanziamento a fondo perduto (grant).
La proposta progettuale dello studio di fattibilità, articolata in un documento di approfondimento, è stata presentata nei mesi scorsi dal Gruppo di Lavoro al MAECI, nel corso di una serie di incontri.
In attesa di definire una concreta implementazione dello strumento, la proposta è già stata accolta con ampio favore dal Ministero e ha visto un immediato inserimento tra le linee strategiche menzionate nel documento finale dell’ultima Cabina di Regia per l’Internazionalizzazione tenuta dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dal Ministero dello Sviluppo Economico.