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L’UE vince una delle controversie davanti alla WTO sui dazi antidumping cinesi.

Il 13 febbraio 2015, la WTO ha dichiarato che i dazi antidumping imposti dalla Cina sulle importazioni europee e giapponesi di tubi di acciaio inossidabile sono illegali perché in violazione delle norme del fissate dalla medesima Organizzazione internazionale in materia.

ll caso antidumping (DS454, DS460: China — Measures Imposing Anti-Dumping Duties on High-Performance Stainless Steel Seamless Tubes (“HP-SSST”) from Japan) ha riguardato taluni tubi senza saldatura ad alte prestazioni in acciaio inox prodotti nell’UE e in Giappone.

 La Cina aveva imposto dazi antidumping definitivi su tali prodotti nel mese di novembre 2012, come misura ritorsiva a seguito di un’inchiesta dell’Unione europea avviata sui prodotti simili importati dalla Cina nel mese di giugno 2011.

Nel commercio internazionale abbiamo tutti bisogno di giocare secondo le regole. Sono lieta che la Relazione della WTO conferma che la Cina deve allineare i suoi dazi doganali con gli obblighi della WTO’” ha dichiarato il Commissario europeo per il Commercio C. Malmström.

Spero di vedere la Cina reagire a questa decisione subito e ripristinare condizioni di concorrenza leale per i produttori europei” ha concluso poi la Malstrom.

La WTO, nella sua Relazione ha rilevato, infatti, che (i) le misure cinesi non hanno rispettato pienamente i metodi prescritti dall’Organizzazione per di calcolo dei margini di dumping per i produttori-esportatori dell’UE e del Giappone e che (ii) la Cina non è riuscita a dimostrare che i tubi importati dall’UE potevano arrecare pregiudizio all’industriale nazionale cinese.

Il gruppo di esperti della WTO ha, infine, concluso che la procedura antidumping cinese è al di sotto dei requisiti stabiliti dalla WTO in materia di giusto processo e di trasparenza.

Le conclusioni della Relazione sono anche di importanza sistemica, perché mettono in evidenza le carenze ricorrenti nelle inchieste di difesa commerciale effettuate in Cina da parte dell’Autorità nazionale cinese (MOFCOM).

La Cina sarà, pertanto, chiamata a rimuovere i suoi dazi antidumping sulle importazioni dell’UE, salvo eventuale ricorso in appello entro 60 giorni dal provvedimento emesso dalla WTO.

In allegato è possibile consultare le Conclusioni della WTO sul procedimento antidumping in oggetto.