Mercato degli impianti: nel 2022 rappresenta il 34,7% degli investimenti in costruzioni
Il Rapporto ha messo in evidenza l’eccezionalità del mercato dell’installazione degli impianti negli edifici in Italia 2022-2024 rispetto all’Europa.
Nel 2022 il mercato degli impianti rappresenta il 34,7% degli investimenti in costruzioni, in linea con l’incremento degli interventi di riqualificazione energetica incentivata e la ripresa del mercato delle opere pubbliche ma l’aumento dell’incertezza nell’est europeo ha amplificato criticità già emerse nel biennio di crisi pandemica.
L’8° Rapporto Cresme, presentato lo scorso giugno nel corso della 42a edizione della fiera MCE Expocomfort, indica come il mercato italiano degli impianti abbia registrato nel 2021 una crescita del 21,5% rispetto al 2020, e anche nel 2022 si prevede una crescita importante.
Il Rapporto ha messo in evidenza l’eccezionalità del mercato dell’installazione degli impianti negli edifici in Italia 2022-2024 rispetto all’Europa. Nello scenario previsionale, la quota dell’impiantistica sul valore della produzione nelle costruzioni in Italia potrebbe superare il livello registrato in Germania (34,7% contro il 33%), record assoluto tra tutti i paesi europei.
Nel 2021 l’export italiano di prodotti per l’impiantistica ha toccato la cifra record di 19,6 miliardi di euro, superando le difficoltà economiche causate nel 2020 dalla pandemia. Se per effetto delle misure di contenimento alla malattia introdotte nel 2020 l’export impiantistico aveva subito una contrazione quantificabile in 1,3 miliardi di euro (-7,2%), la successiva ripartenza ha visto incrementare questo valore di oltre 3,1 miliardi (+19%), segnando un aumento netto rispetto ai livelli pre-crisi (2019) di 1,8 miliardi (+10%). Performance così significativa da determinare un riposizionamento rispetto agli altri principali esportatori europei. In Nord America la domanda di prodotti italiani, specialmente in ambito infrastrutturale ha raggiunto il 17,8%. Gli Stati Uniti rappresentano circa il 6% del mercato estero italiano, con un valore di circa 1 miliardi di euro.
Per quanto riguarda l’import, nel 2021 la ripresa è stata rilevante e ha raggiunto un volume di 10,8 miliardi di euro, in crescita del 28,7% rispetto al 2020 e del 21,1% rispetto al 2019. I mercati di origine sono l’Area Euro per il 51% e i principali paesi emergenti (soprattutto la Cina), ma si evidenzia la rapida ascesa dell’import di prodotti provenienti dai paesi dell’Unione Europea dell’Est, in particolare impianti e apparecchi elettrici.