Presentato al MISE il Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica
Il Fondo è finalizzato a mobilitare maggiori risorse private per la realizzazione di interventi di efficienza energetica da parte di imprese, ESCO e Pubblica Amministrazione su edifici, impianti e processi produttivi.
In data 15 gennaio è stato presentato presso il MISE il Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica, sostanzialmente istituito con il DM 22 gennaio 2017, nonché la proposta di regole applicative che vedono il coinvolgimento di Invitalia. Il Fondo è finalizzato a mobilitare maggiori risorse private per la realizzazione di interventi di efficienza energetica da parte di imprese, ESCO e Pubblica Amministrazione su edifici, impianti e processi produttivi. Per rendere operativo il Fondo si avrà ora bisogno di un decreto inter – direttoriale tra i ministeri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente, sentito il ministero dell’Economia, che ne detti le regole di funzionamento.
Il Fondo, di natura rotativa, ha una dotazione stimata, al 31 dicembre 2020, di 310 milioni di euro e potrà essere incrementata con versamenti da parte di altre Amministrazioni centrali e regionali, Enti ed Organismi pubblici. La gestione del Fondo è affidata a Invitalia ed è previsto un incremento di 100 milioni di euro l’anno a partire dal 2019.
Il Fondo si articola in una sezione per la concessione di garanzie su operazioni di finanziamento pari al 30% delle risorse disponibili (di cui il 30% riservato agli interventi riguardanti reti o impianti di Teleriscaldamento e Raffrescamento) e in una sezione per l’erogazione di finanziamenti a tasso agevolato, pari al 70% delle risorse disponibili (di cui il 20% riservato agli interventi a favore delle Pubbliche Amministrazioni). Viene stimato un fattore moltiplicativo pari a 5,5 per gli interventi di efficienza energetica, che renderebbe il Fondo in grado di mobilitare, al 2020, 1,7 miliardi di euro di investimenti.
Gli interventi ammissibili riguardano l’efficientamento di impianti industriali e dei processi produttivi, compresi gli edifici entro i quali si svolge l’attività economica; reti di teleriscaldamento/teleraffreddamento efficienti; miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici della P.A., miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici destinati ad uso residenziale, con particolare riguardo all’edilizia popolare; miglioramento dell’efficienza energetica dei servizi e infrastrutture pubbliche, inclusa l’illuminazione pubblica.