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Presentazione della Relazione annuale dell’Agenzia Europea per l’Ambiente “State and Outlook of Europe’s Environment 2015”.

In occasione della riunione della Commissione Ambiente del Parlamento europeo (ENVI), il Direttore esecutivo dell’Agenzia europea dell’Ambiente (AEA) H. Bruyninckx ha presentato lo stato e le prospettive dell’ambiente in Europa nel 2015 (SOER 2015).

Il Direttore Bruyninckx ha esordito sottolineando che le politiche ambientali creano opportunità economiche e contribuisco all’attuazione della strategia “Europa 2020”, essendo l’ambiente uno dei pochi settori economici che nonostante la crisi finanziaria del 2008 è riuscito a prosperare in termini di guadagni, commercio e posti di lavoro.

Nonostante i progressi ambientali degli ultimi decenni, tuttavia, l’Europea si trova ancora ad affrontare considerevoli sfide derivanti dallo sviluppo delle attività socioeconomiche per raggiungere la “visione” del 2050.

Secondo la Relazione, per raggiungere tale visione occorre concentrarsi su tre azioni chiave:  (i) protezione del capitale naturale, (ii) sviluppo efficiente delle risorse ed a basse emissioni di carbonio e (iii) salvaguardia delle persone dai rischi ambientali per la salute.

Queste tre azioni chiavi devono portare ad una transizione verso un’economia verde che è, per l’AEA, un cambiamento necessario per assicurare la sostenibilità dell’Europa a lungo termine. Ciò significa transizione nei sistemi di produzione e di consumo che sono la causa delle pressioni ambientali e climatiche che l’Europea si trova a dover risolvere.

A livello strategico, l’UE ha fissato un quadro generale per le politiche in queste materie (EC, 2011) e adottato politiche che si occupano (i) di emissioni di gas serra e consumo energetico, attraverso il REACH (EU, 2006), la Dir. sulle emissioni industriali (EU, 2010) e il Libro Bianco sui trasporti (EC, 2011) e (ii) di economia circolare (EC, 2014), per ottimizzare le risorse quando il prodotto ha terminato il suo ciclo di vita.

In particolare, il Direttore dell’AEA ha evidenziato l’importanza della transizione verso un’economia circolare per una politica ambientale europea efficiente, attraverso cambiamenti nelle catene di approvvigionamento, nella progettazione dei prodotti (Ecodegisn), nei modelli aziendali, nelle scelte di consumo e nella prevenzione e gestione dei rifiuti.

Inoltre, per quanto riguarda il settore dei trasporti, sarà necessario incoraggiare l’uso dell’auto elettrica come soluzione alternativa a quella tradizionale che utilizza i carburanti fossili, e per questo occorreranno grandi investimenti in infrastrutture, ha ricordato il Direttore Bruyninckx.

Sempre nell’ottica promozionale dell’infrastruttura verde, ha detto Bruyninckx, bisognerà attuare le politiche per la pianificazione urbana sostenibile attraverso (i) modelli di mobilità intelligente e (ii) miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici.

In conclusione, la Relazione ha ricordato come, per la piena realizzazione dell’economia verde in Europa, oltre all’adozione di politiche e normative in tal senso, siano indispensabili i finanziamenti che potrebbero essere individuati nei fondi strutturali e nel FEIS.

Per maggiori approfondimenti è possibile consultare la Relazione integrale dell’AEA.