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Pubblicato il nuovo Codice degli Appalti: in vigore dal 1° aprile ed efficace dal prossimo 1° luglio

Le molteplici novità introdotte dal provvedimento saranno efficaci dal prossimo luglio

Nella Gazzetta Ufficiale n. 77 del 31 marzo 2023 è stato pubblicato il D.Lgs. 36/2023 recante “Codice dei contratti pubblici in attuazione dell’art. 1 della Legge 21 giugno 2022, n. 78, recante delega al Governo in materia di contratti pubblici”, più semplicemente il nuovo Codice dei Contratti Pubblici.

Il testo pubblicato in Gazzetta conferma lo schema normativo contenuto nella bozza discussa e approvata la scorsa settimana dal Consiglio dei Ministri.
Permangono dunque gli aspetti controversi connessi alla disciplina degli affidamenti sotto-soglia, che di fatto recepisce in blocco le deroghe vigenti nel periodo emergenziale, e le criticità relative alla disciplina della Revisione prezzi.
Con specifico riguardo alla disciplina della revisione prezzi la Federazione continua a lavorare con l’obiettivo di correggere la portata operativa della disposizione che, condizionando il riconoscimento delle variazioni dei prezzi alle rilevazioni dell’ISTAT, di fatto, rischia di essere del tutto inadeguata per la gestione economica dei contratti di fornitura, specialmente se di natura tecnologica.

Il Codice prevede poi una forte spinta verso la digitalizzazione del sistema prevedendo l’obbligo di gestione digitale dell’intero ciclo di vita degli appalti (dunque di tutte le fasi, non solo quella di partecipazione) a partire dal primo gennaio 2024.

Nel nuovo quadro normativo è previsto – come da tempo richiesto dalla Federazione – un libro ad hoc per la disciplina degli appalti nei settori speciali. In questo modo, salvo alcuni richiami tuttora presenti alla parte generale, viene garantita una maggiore organicità alla disciplina del comparto.

Importanti novità – che recepiscono le richieste di ANIE – anche in materia di motivi di esclusione e, più precisamente, con riguardo alla disciplina del grave illecito professionale.
Il testo definitivo del provvedimento non prevede più, tra le fattispecie integranti il grave illecito professionale, l’ipotesi della “commissione, da parte dell’operatore economico, di condotte diverse da quelle di cui alle precedenti lettere, la cui gravità incida in modo evidente sull’affidabilità ed integrità del medesimo in misura tale da compromettere l’interesse pubblico”.
La modifica garantirà una più semplice e, soprattutto, chiara applicazione della disciplina.

Alla luce dell’impatto e della portata delle novità previste, l’area appalti di ANIE sta lavorando alla predisposizione di una nota di commento, che sarà disponibile nei prossimi giorni, in cui verranno evidenziate ed analizzate le tematiche di maggior rilievo.

Il Master, in programma per il mese di maggio, sarà l’occasione di approfondire ulteriormente gli aspetti più controversi legati alla nuova disciplina.

È possibile scaricare il testo completo del Codice cliccando qui.