Pubblicato il Regolamento europeo sul Lavoro Forzato
Pubblicato in Gazzetta europea il Regolamento 2024/3015 che vieta i prodotti ottenuti con il lavoro forzato sul mercato EU
Nella Gazzetta europea del 12 Dicembre è stato pubblicato il testo finale del Regolamento 2024/3015/UE cosiddetto Regolamento sul lavoro forzato (Forced Labour Regulation – FLR) volto a proibire l’immissione sul mercato EU di prodotti realizzati utilizzando il lavoro forzato. Il testo proibirà l’immissione e la messa a disposizione sul mercato dell’Unione, o l’esportazione dal mercato dell’Unione, di qualsiasi «prodotto realizzato con lavoro forzato» inteso come “prodotto per il quale è stato utilizzato lavoro forzato in tutto o in parte in qualsiasi fase della sua estrazione, raccolta, produzione o fabbricazione, inclusa la lavorazione o trasformazione relativa a un prodotto in qualsiasi fase della sua catena di fornitura”. La nuova disciplina si inserisce nel contesto legislativo comunitario sulla sostenibilità in ambito sociale, affiancando le altre discipline attinenti alla sostenibilità ambientale e di governance, quali CSRD e CSDDD.
Il futuro provvedimento impegna inoltre la Commissione a definire un database di aree o prodotti a rischio di lavoro forzato per supportare le autorità degli Stati membri nel valutare le possibili violazioni della disciplina. Da valutazioni della Commissione, infatti, circa 27,6 milioni di persone nel mondo lavorano in condizioni di lavoro forzato, sia in ambiti del settore privato sia imposto dalle stesse autorità pubbliche. Le Autorità di vigilanza degli Stati membri dovranno inoltre condividere le informazioni con gli altri Stati membri laddove sospettino violazioni della normativa e condividere le informazioni con la Commissione in caso di presunto utilizzo di lavoro forzato in un paese terzo. La decisione finale, che potrà includere divieti di immissione, richiami e smaltimento di un prodotto realizzato tramite lavoro forzato, sarà presa dall’autorità che ha diretto l’indagine e si applicherà in tutti gli altri Stati membri in base al principio del mutuo riconoscimento.
Il nuovo regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e sarà applicabile a decorrere dal 14 Dicembre 2027.