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Scambio di opinioni in Commissione Ambiente con l’ECHA

l 13 ottobre, in occasione della riunione della Commissione Ambiente (ENVI), il Direttore esecutivo dell’ECHA Geert Dancet ha avuto uno scambio di opinioni con gli eurodeputati sullo stato dell’arte della normativa REACH

Il Regolamento REACH (Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of Chemicals) è un regolamento dell’Unione europea adottato per migliorare la protezione della salute dell’uomo e dell’ambiente dai rischi rispetto alle sostanze chimiche.

Le aziende devono procedere alla registrazione delle loro sostanze, qualora incluse nell’ambito applicativo del regolamento, e a tale scopo devono collaborare anche con le altre aziende che registrano le stesse sostanze. Ora ci sono 163 sostanze estremamente problematiche inserite nella Candidate List e l’ECHA sta lavorando con gli Stati membri per l’inserimento di altre.

Secondo Geert Dancet, la buona notizia è che si registra un calo delle domande di autorizzazione rispetto a quelle preventivate (10 autorizzazioni, 31 autorizzazioni preventive e 60 pareri) ed in molti casi le richieste riguardano gli usi autorizzati per i processi di produzione e non gli articoli finiti e questo va a beneficio dei consumatori.

All’inizio del prossimo anno, l’ECHA farà il punto sui progressi fatti verso un reale sviluppo sostenibile e ci sarà una riunione congiunta con la Commissione e gli Stati membri per identificare eventuali punti aspetti di maggiore interesse come la procedura di analisi dei Dossier; al momento, infatti, viene data priorità alle sostanze che hanno potenzialmente un effetto maggiormente negativo sulla salute umana.

L’ECHA sta anche preparando la sua revisione quinquennale sul funzionamento del Regolamento REACH, che confluirà nella revisione prevista dalla Commissione nel 2017.

Passando ai benefici del Reg. REACH, il Direttore esecutivo dell’ECHA ha messo in luce i positivi cambiamenti apportati da questa legislazione: (i) l’inversione dell’onere della prova sulla sicurezza chimica; (ii) l’obbligo per le società di condividere i dati; (iii) una migliore gestione dei rischi; (iv) una migliore comunicazione nella catena di approvvigionamento e (v) la creazione di un vasto database online sulle sostanze chimiche in Europa, che è il più completo al mondo nel suo genere e che sarà strutturato in tre livelli di complessità a seconda dei destinatari a cui è rivolto (consumatori, stakeholders e scienziati).

Per quanto riguarda l’implementazione del Reg. REACH da parte delle PMI, in considerazione della scadenza del 2018, l’ECHA sta adottando misure per assolvere gli obblighi del REACH in modo più agevole attraverso strumenti informatici e sezioni multilingue disponibili sul sito dell’ECHA.

 Per quanto riguarda, infine, la sentenza della Corte di Giustizia C-107/14 in merito all’interpretazione dell’articolo 7 paragrafo 2 e dell’articolo 33 del Regolamento REACH, relativamente al calcolo del contenuto di sostanze estremamente preoccupanti negli articoli composti da più articoli e del limite dello 0.1% al di sopra del quale scatta l’obbligo di notifica, l’ECHA sta preparando una Revisione della Guida REACH alla luce delle Conclusioni della Corte.

Per maggiori approfondimenti è possibile consultare il discorso del Dir. Esecutivo dell’ECHA ed il sito.