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Il Parlamento discute sui Conflict minerals.

Il 23 febbraio 2015 la Commissione per il Commercio internazionale (INTA) ha esaminato il Progetto del relatore I. Winckler (PPE, Romania) sul sistema europeo di autocertificazione nella catena di approvvigionamento per gli importatori dei c.d. conflict minerals (tanlio, tungsteno, stagno, dei loro minerali e di oro, provenienti dalle zone di conflitto o ad alto rischio.

La discussione in Parlamento si è concentrata sostanzialmente sugli aspetti critici del Dossier: (i) l’alternativa tra un sistema volontario o un sistema obbligatorio per le imprese, (ii) l’area di applicazione del sistema di autocertificazione, se estesa a tutte le zone di conflitto (come in USA) o limitata, (iii) l’applicazione del sistema a tutte le imprese della catena commerciale o solo agli importatori di minerali e metalli e (iv) l’alternativa tra un controllo centrale della Commissione europea o un decentramento agli Stati Membri.

La Commissione INTA è orientata a sostenere la proposta della Commissione e a lasciare un regime volontario per gli importatori dell’UE di minerali e metalli, confidando nella responsabilità degli importatori.

In questo modo le aziende potranno verificare da dove provengono le loro forniture da e mitigare così ogni possibile impatto negativo per i diritti umani dei lavoratori.

La Proposta del relatore suggerisce anche alla Commissione di adottare un sistema attraverso il quale le buone pratiche commerciali esistenti siano riconosciute per evitare la doppia auditing così da ridurre al minimo la burocrazia.

Il relatore vuole anche ritardare l’applicazione delle nuove norme per garantire che la loro applicazione sia uniforme.

Il voto in Commissione INTA è previsto per il 14 aprile 2015 mentre il voto in Plenaria è fissato per maggio 2015.

Il 24 febbraio il Dossier dei conflict minerals è stato oggetto di discussione anche in Commissione DEVE, i cui membri sono più orientati verso un sistema obbligatorio di autocertificazione ed il voto per il Parere è stato rinviato a marzo durante la Plenaria del Parlamento a Strasburgo.

Una volta che il Parlamento avrà raggiunto un compromesso si dovrà trovare un accordo con il Consiglio dei ministri, non facile in quanto il tema è fortemente dibattuto.

Per maggiori approfondimenti è possibile consultare la pagina della Commissione INTA.