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Work Programme 2016 Commissione Juncker

Il 27 ottobre la Commissione europea ha adottato il suo Programma di lavoro per il 2016, che ribadisce l'impegno a favore delle dieci priorità politiche indicate negli orientamenti politici del Presidente

La preparazione del programma di lavoro è iniziata con il discorso sullo Stato dell’Unione pronunciato il 9 settembre dal Presidente Juncker davanti al Parlamento europeo e con la lettera di intenti inviata lo stesso giorno dal Presidente e dal primo Vicepresidente Timmermans ai Presidenti del Parlamento europeo e del Consiglio.

Nel discorso, era stato posto anche l’accento sulla necessità di una politica lungimirante dell’UE in materia di clima in senso ampio, per quanto riguarda il conseguimento degli obiettivi dell’Unione dell’energia. Juncker aveva sottolineato il ruolo di leader mondiale dell’UE nel settore delle energie rinnovabili, che attualmente dà lavoro ad oltre un milione di persone in tutta l’Unione e genera un fatturato di 130 miliardi di €, in cui il valore delle esportazioni è pari a 35 miliardi di €. Inoltre, le imprese europee oggi detengono il 40% di tutti i brevetti per tecnologie rinnovabili e il ritmo dell’evoluzione tecnologica accresce il potenziale di nuovi scambi mondiali nel settore delle tecnologie verdi.

È per questo motivo che all’innovazione e all’interconnessione dei mercati elettrici è stata assegnata un’importanza strategica nella realizzazione dell’Unione dell’energia, all’interno del “Summer Package”.

Il programma di lavoro per il prossimo anno prevede:

  • 23 iniziative fondamentali imperniate sulle 10 priorità politiche dell’UE,
  • 20 ritiri o modifiche di proposte pendenti e
  • 40 azioni REFIT per riesaminare la qualità della normativa vigente dell’UE. In moltissimi ambiti occorre un approccio comune a livello europeo per conseguire i nostri ambiziosi obiettivi strategici, cioè un livello elevato di protezione ambientale, standard sociali e occupazionali elevati, la sicurezza energetica, un’economia prospera che comporti vantaggi per tutti e una politica sulla migrazione che rispecchi i nostri valori comuni.

Per quanto riguarda le nuove iniziative che la Commissione realizzerà nel 2016, citiamo:

  • il Pacchetto sull’Energy Union che prevede una proposta legislativa sul nuovo design del mercato elettrico, la revisione dell’ACER, la revisione del Regolamento sulla sicurezza dell’approvvigionamento dell’energia elettrica, un Pacchetto per la revisione delle energie rinnovabili e un Pacchetto per la revisione dell’efficienza energetica compresa quella degli edifici
  • il follow-up della Internal Market Strategy con azioni per le PMI e azioni sul settore della normazione europea, pubblicata il 28 ottobre
  • la Circular Economy, le prossime tappe per un futuro europeo sostenibile e la normativa di attuazione dell’Unione dell’energia
  • il follow-up della Trade and Investment Strategy, per la conclusione dei negoziati con l’US (TTIP) e quelli all’interno del WTO (i.e. environmental goods).

Per quanto riguarda le azioni di REFIT, la Commissione si impegnerà a favore di una migliore regolamentazione che introduca cambiamenti reali e positivi. REFIT è, infatti, il programma con cui la Commissione garantisce che la normativa dell’UE continui ad essere adatta allo scopo e dia i risultati auspicati.

Tra le nuove azioni REFIT, segnaliamo:

  • valutazione legislativa del REACH al fine di agevolare la conformità con il quadro REACH e garantire l’attuabilità e l’effettiva applicazione della normativa sulla salute e sulla sicurezza
  • implementazione del Regolamento della Commissione relativo ai Documenti Standard per gli appalti pubblici e aggiornamento del Regolamento della Commissione dei formulari standard per partecipare alle gare negli appalti pubblici al fine di ridurre gli oneri degli appalti pubblici per le PMI
  • valutazione della Direttiva Ascensori (Dir. 95/16/EC)
  • valutazione delle iniziative sull’ambiente e sull’energia

Per quanto riguarda il ritiro o la modifica di 20 proposte legislative pendenti che non corrispondono alle priorità politiche della Commissione, quest’ultima procederà al loro ritiro nell’arco di 6 mesi, entro aprile 2016, ma nessuna di queste riguarda i settori elettrotecnico ed elettronico.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il Comunicato stampa della Commissione e la pagina della Commissione.