normativa e legislazione tecnica

XXI Rapporto Cresme sulle costruzioni: timida ripresa dal 2014, ma permane un saldo negativo dello 0,6%

Le previsioni dell’istituto di ricerca sono state presentate nel consueto rapporto annuale, con la XXI edizione. La ripresa si rafforzerà nel 2015

Il 2014 sarà un anno di transizione, che in ogni caso porterà il mercato a una dimensione di -25% rispetto a cinque anni fa. Tra le prime 200 imprese, 40 hanno già chiuso i battenti. E’ quanto emerge dall’analisi del Rapporto Cresme Congiunturale e previsionale sul mercato delle costruzioni tra 2013 e 2017, presentato a Milano il 22 novembre scorso e giunto alla sua 11° edizione.


Secondo il rapporto, promosso da Cresme e Fondazione Housing Sociale, la crisi ha raggiunto il suo picco minimo. Già nella seconda metà del 2013 sono emersi i primi segnali di ripresa, seppure 'di rimbalzo', che si tramuteranno in indicazioni più concrete nel 2014 e nel 2015. Nel 2014, il saldo per l'intero sistema sarà negativo ( -0,6%), un dato comunque incoraggiante in considerazione degli oltre quattro punti percentuali persi nel 2013.


Le ricadute sono differenti a livello territoriale (in Italia la contrazione della Lombardia è la minore, -2,6% tra il 2008 e il 2012, mentre regioni come il Molise e la Basilicata raggiungono percentuali a due cifre), e soprattutto a livello della dimensione dell'impresa. Complessivamente infatti sono molte le grandi imprese che sono riuscite a superare il test della crisi.
Del resto, come è emerso dal quadro globale presentato a Milano, la fotografia generale vede per i prossimi anni percentuali di crescita particolarmente accentuate nel mondo, soprattutto per i Paesi in via di sviluppo o per quelli 'emergenti' (Cina, Africa, Canada). La ripresa è comunque attesa anche in Europa: nel 2015 ad eccezione della Spagna e della Repubblica Ceca tutti i Paesi europei saranno fuori dalla recessione.